Quinta commissione - Approvato il parere sull’assestamento di bilancio 2023-25

13 luglio 2023

(Arv) Venezia 13 lug. 2023  - La Quinta commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Sonia Brescacin (Lega-LV), Vicepresidente Anna Maria Bigon (Partito Democratico), nel corso della seduta odierna, cui ha partecipato anche gli Assessore regionale Manuela Lanzarin ha espresso a maggioranza il proprio parere in merito al Progetto di legge n. 214, di iniziativa della Giunta regionale, relativo all’assestamento del bilancio di previsione 2023-25; il Pdl, già illustrato nelle scorse settimane, può così continuare ad essere esaminato dalla Prima commissione consiliare, ove si trova incardinato, in vista del via libera definitivo per l’Aula.

Via libera a maggioranza, senza voti contrari, infine, alla Rendicontazione n. 166, ovvero alla relazione 2022 sulla promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale. La materia è disciplinata dalla L. Reg. n. 23/06, modificata dalla n. 32/18 con l’obiettivo - tra gli altri - di contrastare la falsa cooperazione e le forme di caporalato e sfruttamento dei lavoratori, a vantaggio delle cooperative sociali virtuose che invece sono impegnate sul territorio per inserire e aiutare le persone fragili. L’intervento normativo ha potenziato l’attività di controllo regionale attraverso lo strumento amministrativo dell’Albo Regionale sulle cooperative sociali, con il rafforzamento delle verifiche a campione e con l’intervento della struttura regionale per l’attività ispettiva e di vigilanza nei casi di gravi inadempienze. L’iscrizione all’Albo consente alle Cooperative Sociali di operare in collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni nel sistema dei servizi alla persona e sul fronte dell’integrazione sociale e lavorativa di persone svantaggiate, di fruire delle agevolazioni fiscali previste per la categoria, e di beneficiare di contributi pubblici. Al 2022 risultano iscritte all’Albo 712 cooperative sociali (419 impegnate nell’ambito sociosanitario, sociale ed educativo; 165 svolgono attività agricole, industriali, commerciali o di servizi finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; 107 sono cooperative sociali a “scopo plurimo”, rientranti in entrambe le categorie precedenti; 21 sono consorzi di cooperative) un dato in decrescita dal 2018, periodo nel corso del quale è stato registrato anche un contenimento della perdita, riflesso della capacità di adattamento delle Cooperative Sociali alle situazioni contingenti: il mutato contesto sociale dovuto al post pandemia e alla crisi internazionale che hanno avuto forti ricadute sull’andamento dell’economia, il conseguente shock sui prezzi energetici e delle materie prime, la spinta inflazionistica.